Con ogni probabilità la canzone Munasterio ‘e Santa Chiara è stata originata proprio dal quel luttuoso evento del 1943 al quale abbiamo accennato poco sopra. Infatti essa risale al 1945, suo anno di nascita e di presentazione al grande pubblico, quando Giacomo Rondinella la propose per la prima volta nella seguitissima trasmissione di Galdieri "Imputato alziamoci" con Totò, Anna Magnani, Alberto Sordi e Peppino De Filippo. La melodia fece immediatamente il giro del mondo iscrivendosi, di diritto, nella “top ten” di tutti i migliori cantanti del periodo, e confermandosi, a tutt’oggi, fra le migliori “sempreverdi” del repertorio partenopeo.
Nel brano, la voce “narrante” canta del bruciante desiderio di tornare a Napoli, l’amata città da cui si è allontanata per via della guerra, ma, nel contempo, del timore di trovarla profondamente cambiata;
non solo nell’aspetto esteriore – il titolo accenna appunto alle macerie del Monastero bombardato – non soltanto per i palazzi crollati,
le strade ingombre di macerie, i monumenti distrutti, ma anche e soprattutto per la devastazione che teme di trovare nel cuore delle persone,
nei costumi e nell’animo della sua Napoli che, fagocitata da un orrore appena trascorso, da un presente di frivolezze e da un futuro incerto, probabilmente non esiste più.
Riscosse subito un notevole successo al punto da essere reincisa negli anni successivi da interpreti molto noti come Ebe De Paulis (prima edizione radiofonica)
e Carlo Buti nel 1946,Roberto Murolo nel 1948 .
Nel decennio successivo fu ripresa da Claudio Villa, che nel 1951 la inserì nel 78 giri Luna algerina/Munasterio 'e Santa Chiara
(Vis Radio, Vi-4332) e nel 1957 nell'album omonimo
Nel 1966 Mario Trevi la incluse nel 45 giri Munasterio 'e Santa Chiara/Scalinatella e lo stesso anno nel 33 giri Canzoni napoletane moderne (Durium, mspr A 300/016),
mentre Peppino di Capri la riprese nel 1969 includendola nel disco Munasterio 'e Santa Chiara/Malafemmena (Carisch, VCA 2620); il cantante caprese la reinciderà con un arrangiamento
diverso nel 1972 nel 45 giri Magari/Munasterio è santa chiara (Splash, SPH 1013).
Mina ha inserito la sua interpretazione negli album Le più belle canzoni italiane interpretate da Mina e I discorsi entrambi del 1969, oltre che nella raccolta Mina per voi del 1970.
Successivamente il brano è stato inciso da Iva Zanicchi nel 45 giri Munasterio 'e Santa Chiara/'O destino del 1977.
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